Note di regia


NOTE DI REGIA

Un gruppo di senza casa decide di occupare una scuola abbandonata per costruire appartamenti. Dopo averli inizialmente seguiti per un reportage televisivo ho pensato che la storia andava guardata più a fondo. Così con la mia telecamera mini dv, ho deciso di proseguire questa avventura.

Ho scelto di non coinvolgere altre persone nelle riprese, di non utilizzare luci né cavalletto, per sentirmi più libera e lasciare che persone e fatti potessero emergere nella loro naturalezza. Caratteristica e, allo stesso tempo, limite, di questo documentario questo sguardo ‘interno’, mi ha aiutata a mostrare le caratteristiche e le difficoltà della vita da ‘occupante’. Quello che ne è venuto fuori dopo averli seguiti per quasi due anni, non è però solo la storia di persone in cerca di un tetto. E’ la storia di una lotta politica, basata su principi come condivisione, solidarietà e partecipazione. E’ la storia di un esperimento sociale basato sulla multietnicità. Ed è, infine, la storia di singoli occupanti, che abbiamo seguito nelle loro gioie e nei loro problemi quotidiani, per rendere comprensibili le motivazioni che spingono a questa scelta, ma anche le difficoltà di convivere in un’occupazione.

‘Casa nostra’ è il racconto di un esempio ‘virtuoso’ di autocostruzione dal basso ma è anche un ‘documento storico’, forse persino una ‘prova di reato’, perché le due occupazioni di via delle Acacie e della Hertz, di cui abbiamo seguito il percorso, sono state sgomberate a causa di un’inchiesta penale.  Quaranta gli indagati. Associazione a delinquere finalizzata ad occupazione di immobili ed estorsione, l’accusa più pesante.